Di Andrea Pippan
La cultura vista con gli occhi dei ragazzi. Questo il focus della ricerca ABI “GenZ & ALPHA, la cultura che non ti aspetti”, presentata lo scorso 14 ottobre nell’ambito della manifestazione “è cultura!” e dedicata all’analisi dei comportamenti culturali delle generazioni Z (1997–2012) e Alpha (dal 2013) in Italia e in Europa.
La ricerca, condotta dal prof. Guido Guerzoni (Università Bocconi), esplora le preferenze, le abitudini e le percezioni delle generazioni Z e Alpha, evidenziando come queste fasce, spesso considerate sfuggenti e poco studiate, siano tra le più attive sul piano culturale.
Tra i principali temi affrontati: l’analisi del sistema di offerta culturale a livello nazionale e internazionale, su un campione di 69 realtà culturali, musei, teatri, biblioteche e festival, in Italia e all’estero; lo studio dei gusti e degli interessi delle nuove generazioni; le modalità con cui i giovani accedono alla cultura, includendo sia attività tradizionali, come musei, lettura e teatro, sia digitali, come l’uso di internet, piattaforme online e podcast.
Rispetto all’analisi degli interessi e dei consumi culturali in Italia, dall’indagine emerge che i giovani under 28, circa 12 milioni in Italia, mostrano comportamenti culturali distintivi rispetto alle generazioni precedenti: leggono libri ma non quotidiani cartacei, ascoltano podcast più che radio, guardano meno televisione, ma partecipano sempre più ad attività dal vivo come concerti, cinema, teatro e musei. Tra i dati più significativi: oltre il 70% degli under 25 è andato al cinema nel 2023 (contro il 30% degli over 50); quasi la metà dei giovani tra i 20 e i 25 anni ha partecipato a un concerto (contro il 20% dei 50–59enni); più del 45% degli under 25 ha visitato almeno un museo (contro il 30% degli over 60). Le statistiche europee, relative a Paesi come Spagna, Francia, Germania e Portogallo, confermano un quadro coerente: i giovani europei si distinguono per vivacità e partecipazione, soprattutto nei consumi digitali.